Massaggio Connettivale
INTRODUZIONE AL MASSAGGIO
Il massaggio o massoterapia è una disciplina che utilizza le mani dell’operatore come strumento attraverso il quale si attua la “terapia” fisica.
La storia del massaggio ha origini remote, forse si può dire che nasce con la nascita stessa dell’uomo e degli animali. Infatti il massaggio è un azione istintiva che tutti inconsapevolmente pratichiamo, ad esempio quando abbiamo mal di testa o mal di pancia il gesto che tutti facciamo è di portare la mano sul punto dolente e massaggiarlo per trarne beneficio.
Inoltre il massaggio è anche un modo per coccolarci o coccolare chi vogliamo bene e questo è evidente anche nei comportamenti degli animali, infatti degli studi dimostrano che il tocco tra madre e cucciolo è fondamentale per il cucciolo stesso per due principali motivi: per il suo senso di sicurezza e per la sua intraprendenza.
MASSAGGIO CONNETTIVALE
È un massaggio riflessogeno che si realizza tramite frizioni profonde “a secco” che agiscono localmente, su cute e tessuto connettivo, e di riflesso sul viscere che è innervato dallo stesso metamero che innerva la parte cutanea su cui si agisce. È doveroso riconoscere la pionera di questa tecnica massoterapica la quale ha utilizzato la suddetta tecnica per curare una patologia personale: la fisioterapista tedesca Elisabeth Dikie. Essa infatti soffriva di turbe circolatorie all’arto inferiore destro, il quale era di colorito bianco-grigiastro, freddo e le dita dei piedi erano sul punto di andare in necrosi. I medici le dissero che l’unica possibilità terapeutica era l’amputazione dell’arto, così lei iniziò a trattare la zona lombare e l’arto interessato e nel giro di pochi mesi i gravi sintomi della malattia scomparvero. L’arto tornò roseo e le vene si riempirono di sangue.
Successivamente il trattamento venne continuato per un lungo periodo di tempo da un suo collega e dopo un anno tornò a svolgere il suo lavoro di fisioterapista.
Sono notevoli quindi i benefici che apporta questa tecnica massoterapica:
– Favorisce la decontrattura muscolare locale
– Vascolarizza i tessuti
– Si riesce ad agire in modo riflesso su organi in sofferenza che causano disturbi come: cefalee, turbe ormonali (dolori mestruali, amenorrea, dismenorrea), patologie vascolari arteriose, insufficenze venose, patologie del sistema linfatico, fibromialgie, turbe dell’allattamento, malattie del tratto gastroenterico, malattie di fegato e colecisti, malattie dei reni e delle vie urinarie
–Fratture e contratture degli arti
–Malattie della colonna vertebrale (scoliosi, torcicollo congenito, lombalgie, cervicalgie, ecc)
–Artrosi e altre patologie dell’apparato locomotore.
È un tipo di massaggio non propriamente rilassante, questo dovuto al fatto che si trattano zone contratte muscolarmente, con un connettivo infiltrato e su zone che esprimono una sofferenza oltre che locale anche riflessa.
Controindicazioni al trattamento sono: stadi acuti di qualsiasi malattia, neoplasie, gravidanza e in presenza di emorragie.
I BENEFICI DEL MASSAGGIO
Ogni tipo di massaggio è finalizzato a rilassare il ricevente attraverso manovre la cui intensità e profondità è tarata in base al tipo di massaggio, all’effetto che si vuole ottenere e al tessuto che il paziente presenta (tonicità, lassità, ipertrofia, ecc..).
I benefici che si hanno attraverso la pratica del massaggio sono diversi e si manifestano sia a livello fisico che psichico.
Gli effetti meccanici riguardano:
– Il miglioramento della circolazione sanguigna, sia venosa che arteriosa. Sulla prima le manovre massoterapiche permettono di agire sui vasi venosi (che sono più superficiali) in modo tale che essi si svuotino permettendo una più veloce circolazione all’interno dei vasi stessi; di riflesso si riesce ad agire anche sulla circolazione arteriosa tramite la manipolazione dei muscoli;
– Miglioramento della circolazione linfatica. Attraverso lo sfioramento della superficie cutanea si riesce a drenare la linfa ristagnante a livello locale;
– Miglioramento sulla pelle. Si ha un effetto di pulizia cutanea attraverso le manovre di sfioramento e frizione che facilitano la rimozione di cellule necrotiche; effetto termico attraverso il richiamo sanguigno; effetto a livello neurologico tramite la produzione di endorfine e quindi l’innalzamento della soglia del dolore; effetto riflessogeno, in quanto secondo particolari discipline massoterapiche, ogni zona del corpo corrisponde ad un organo e stimolando in modo preciso la zona a livello cutaneo si può agire sull’organo innervato dallo stesso nervo spinale.
– Effetti a livello muscolare. In quanto si ha maggiore apporto di sangue e quindi anche di ossigeno nel muscolo, di conseguenza maggiore metabolismo cellulare e quindi effetto decontratturante.
– Effetti sul metabolismo. Tramite il massaggio si favorisce l’aumento della quantità di urine e la stimolazione dell’attività di filtro dei reni.
Inoltre durante il massaggio il paziente si rilassa, si abbandona alle mani dell’operatore e dimentica lo stress e i turbamenti della vita quotidiana, per questo si può dire che il massaggio ha effetti anche a livello psicosomatico.